Trentino Vendemmia Tardiva DOC: un’altra eccellenza trentina

La Vendemmia Tardiva prodotta in Trentino appartiene alla denominazione d’origine Trentino DOC; un riconoscimento che, come per tutti i vini compresi in esso, garantisce qualità e selezione controllata delle uve utilizzate. Per la produzione dei vini Trentino Vendemmia Tardiva, infatti, viene utilizzato un assemblage composto da Chardonnay e/o Pinot Blanc min.80%. Vengono anche adoperati altri vitigni: come Nosiola, Gewürztraminer e simili.

Più in generale, quando di parla di Vendemmia Tardiva si fa riferimento a tutti quei vini che vengono prodotti attraverso la lavorazione di grappoli lasciati sulla vita molto dopo il raggiungimento del punto di maturazione fisiologica; sostanzialmente, quindi, si tratta di un vino creato da grappoli che sono appassiti sulla pianta in modo che lo zucchero contenuto negli acini si concentri al massimo. In questo modo si ottengono quindi vini più dolci; in alcuni casi, inoltre, qualora le condizioni climatiche siano favorevoli sui grappoli si sviluppa anche la muffa nobile Botrytis cinerea, la quale arricchisce il vino di proprietà organolettiche ancora più pregiate (classico esempio in questo senso è la denominazione Vendange tardive, la più pregiata in Alsazia).

Questa tecnica di vinificazione, tuttavia, è stata introdotta da poco in Italia: nel nostro paese, infatti, è sempre stata privilegiato l’appassimento dei grappoli precedentemente recisi. Recentemente però anche da noi si è iniziato ad usare questo nuovo metodo poiché in grado di garantire un prodotta dalla maggiore freschezza, una caratteristica vincente nel mercato enologico odierno che ha cambiato gusti anche in fatto di passiti.

Ulteriore aspetto Importante da ricordare è anche il fatto che il Trentino Vendemmia Tardiva Doc si comporta come tutti i vini bianchi: nel procedimento che porta alla sua creazione, infatti, la vinificazione non prevede alcun tipo di contatto tra vinacce e mosto in fermentazione; elemento nettamente opposto a ciò che invece si verifica nella vinificazione in rosso.

Le caratteristiche organolettiche di questo vino, inoltre, permettono a quest’ultimo di esaltare e combinarsi armoniosamente con tutti i sapori tipici del territorio d’origine. Gli aromi ed il gusto del Vendemmia Tardiva infatti sono chiari e facilmente distinguibili, rendendo questo vino praticamente perfetto per essere abbinato con piatti ricchi della tradizione come canederli, kissel o strudel. Essendo uno vino bianco, esso deve essere servito ad una temperatura, comune alla maggior parte dei questo tipi di vino, che varia tra i 7° e i 9°.

Zona geografica di produzione

Il Trentino Vendemmia Tardiva Doc è una denominazione che indica specificatamente un vino bianco dolce Vendemmia Tardiva che deriva dalla coltivazione e lavorazione di uve esclusivamente proveniente dai 73 comuni della provincia di Trento esplicitamente indicati.

La passione e la ricerca vitivinicola di questo territorio, inoltre, hanno presto portato al raggiungimento di risultati di grande qualità in un ambito di vinificazione che, come abbiamo già detto, non apparteneva alla tradizione enologica italiana. A riprova di ciò, sono numerosi i produttori sparsi in tutto il territorio trentino che si cimentano in questo tipo di produzione e che in alcuni casi hanno raggiunto risultati che si sono distinti per sapore e alta qualità della coltivazione.

Caratteri ampelografici vitigno

Abbiamo già visto che in Trentino la denominazione Trentino Vendemmia Tardiva Doc prevede l’utilizzo di una miscela di uve Chardonnay e Pinot Blanc; innegabile però è anche l’utilizzo di altri tipi di vitigni (come Nosiola o Traminer Aromatico). Proprio per questo i caratteri ampelografici a cui bisogna fare attenzione sono quelli relativi al vitigno di volta in volta selezionato per la produzione di questo vino bianco dolce.

Note sensoriali: profumo e gusto

Come la maggior parte dei vini bianchi, anche il Trentino Vendemmia Tardiva Doc è caratterizzato da una colorazione sui toni del giallo paglierino con riflessi dorati, ma in alcuni casi si possono percepire anche sfumatura ambrate o sul verdolino.

Per quanto riguarda la composizione aromatica, invece, i profumi percepibili appartengono decisamente al mondo dei fiori e della frutta.

Quando lo si assaggia si capisce subito che la gradazione alcolica è inferiore rispetto ai vini rossi e quindi risulta meno integro; ciò però permette a questo vino di essere consumato anche nelle stagioni calde risultato piacevole e delicato. Inoltre, emergono subito sentori che richiamano la liquirizia, la cannella ed il tabacco biondo che però si uniscono in maniera armonica e non prepotente.