Müller-Thurgau, un vino da conoscere e amare

Questo grande vino Trentino (ma ad oggi non solo) sfortunatamente non è apprezzato a livello globale: tale vitigno nasce infatti da un incrocio, da molti non ancora capito del tutto, ideato nel 1882 da Herman Müller (abitante di Thurgau) che vede la combinazione di due vitigni, ovvero, il Riesling renano e il Madeleine Royale.

Le sue caratteristiche organolettiche sono lontane dai classici vini strutturati e corposi per cui la maggior parte degli amanti di vini vanno matti. Esso, infatti, ricade perfettamente nella descrizione di vino “piacevole”: un vino fresco leggero con una buona sapidità che possiede note aromatiche floreali ed un retrogusto ammandorlato. Questi tratti, dunque, rendono il Müller-Thurgau un vino che non spicca immediatamente, ma, una volta conosciuto e capito, sarà sempre presente sulla vostra tavola vista la sua versatilità come ottimo accompagnamento per tutti i pasti: da un piatto di pasta a un aperitivo, o qualcosa di più particolare come del cinese take away!

Leggerezza, freschezza e piacevolezza al palato, quindi, sono i pregi di questo vino che sicuramente col tempo verrà sempre più apprezzato, potendo reggere sicuramente il confronto con i grandi vini celebri in tutto il mondo.

I primi segnali di apertura e riconoscimento nei confronti del Müller-Thurgau si stanno vedendo in questi ultimi anni soprattutto nei confronti di una sua particolare variante : il bouquet aromatico e la più che discreta acidità di questo vino, infatti, permettono di creare interessanti versioni spumantizzate dello stesso. Questa particolare variante sta raccogliendo dei risultati molto incoraggianti creando un prodotto dal gusto accattivante e aromatico.

Zona geografica di produzione

Il territorio che ha finalmente dato gloria a questo interessante prodotto è trentino: l’antica Val di Cembra con la semplicità elegante del suo territorio, protetto da montagne e boschi, infatti, incarna da anni la perfetta culla naturale per un vino che in questo luogo ha potuto finalmente iniziare a fiorire esprimendo tutte le sue numerose potenzialità.

Il grande problema iniziale per questo vino, infatti, fu quello di trovare un habitat ideale le cui condizioni potessero far maturare e migliorare il vitigno, il cui antenato genealogico inizialmente proveniva dalla Svizzera. Questo luogo venne trovato appunto nella Val di Cembra caratterizzata da terreni calcarei, una discreta altitudine ed una forte escursione termica che appunto favoriscono lo sviluppo di tutti i profumi freschi e fioriti che contraddistinguono questo vino: un umile vitigno diventa così un grande protagonista per i nostri pranzi e cene!

Ovviamente, col tempo, questo vitigno ha iniziato a diffondersi non solo nel territorio trentino ma anche in altre regioni italiane, come Friuli-Venezia Giulia, Lombardia o Emilia Romagna, ed anche in altri paesi europei.

Caratteri ampelografici vitigno

Il vitigno di Müller-Thurgau è ovviamente a bacca bianca, con una foglia dalle dimensioni medie di forma pentagonale che può essere trilobata o pentalobata.

Il grappolo si presenta mediamente compatto e corto dalla disposizione cilindrica e piramidale, oltre ad essere monoala.

Il singolo acino, infine, possiede dimensioni medie e dalla forma ellissoidale. La buccia è sottile, pruinosa e con una colorazione verde-gialla.

Note sensoriali: profumo e gusto

Oltre a profumo e gusto è importante tenere presente la colorazione: a seconda che il vostro Müller Thurgau sia bianco/ verdolino o giallo paglierino, infatti, sarà possibile identificare il grado di maturazione del vino. Se esso avrà una colorazione chiara (toni dal bianco al bianco con accenni verdolini) avremo un giovane, qualora invece il colore sia più tendente al giallo (mai scuro o intenso) potremo dire di star assaggiando un Müller Thurgau più maturo.

In relazione ai sentori aromatici che caratterizzano questo vino, come precedentemente accennato, forti sono le note di fiori bianchi, erba ed altre profumazioni erbacee, ma anche appartenenti al mondo minerale. Altre note aromatiche che si possono cogliere con una percezione più attenta sono quelle fruttate: in particolare frutta bianca come mela e pera, ma è possibile cogliere anche il profumo di erbe aromatiche come salvia, lime, ginestra e mirto.

La freschezza, caratteristica distintiva del Müller Thurgau, si ritrova anche nel momento dell’assaggio: questo vino, infatti, fin dal primo sorso si distingue per il gusto secco, fresco e vivace con chiari richiami di agrumi ed un retrogusto finale ammandorlato. Facile da bere anche in ragione della buona morbidezza.

Tenendo in considerazione tutte queste peculiarità è possibile individuare anche le migliori modalità per servire questo vino in maniera da esaltarne tutte le proprietà organolettiche, il bouquet aromatico ed il gusto fruttato. In particolare, un Müller Thurgau va servito ad una temperatura che oscilla tra gli 8 e i 10 °C qualora il vino sia semplice e chiaro, nel caso in cui si voglia gustare, invece, una bottiglia più complessa (con un vino più elaborato e scuro) la temperatura ideale di servizio corrisponderà a 10/12 gradi.