La grande famiglia del Cabernet: tra Franc e Sauvignon

Quando si parla di Cabernet la prima fondamentale osservazione da fare riguarda le due grandi famiglie di vitigni aromatici e vini riconducibili a queste denominazione: quando si parla di Cabernet, infatti, bisogna specificare se si tratti di Cabernet Franc o Cabernet Sauvignon.

Il primo tipo di vitigno (Cabernet Franc) si contraddistingue per dare origine ad un vino dal carattere leggero, molto aromatico e con una forte mineralità.

Il secondo (Cabernet Sauvignon), invece, è sicuramente più famoso a livello internazionale, affermandosi al primo posto per la produzione di vini di alta qualità ed eleganti. Come si può intendere dal nome, esso consiste in un vitigno ibrido tra Cabernet Franc e Sauvignon.

Questo seconda variante di Cabernet è particolarmente rinomata in ragione delle forti caratteristiche organolettiche: robustezza, aromaticità legata ai profumi della montagna e frutti rossi, una discreta mineralità, ed una resistenza incredibile alle condizioni climatiche che permettono al Cabernet Sauvignon di mantenere intoccata la propria identità pur adattandosi senza problemi alle diverse proprietà del terroir.

Esso, inoltre, è famoso anche per la sua grande resistenza alla malattia, rendendolo dunque un vitigno di facile diffusione ed ottimo per rinforzare e migliorare ogni assemblage di cui faccia parte. Ciò, in particolare, è dovuto all’alta presenza di fenoli e tannini; un’importante concentrazione che, però, non fa a sovrastare l’aroma fruttato di questa uva. Tali proprietà dunque permettono al Cabernet Sauvignon di poter essere unito a diversi tipi di uve senza andare a compromettere il risultato finale, ma anzi, esso sarà in grado di esaltare e accentuare le proprietà organolettiche della miscela.

Nonostante le lievi differenze Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon derivano dallo stesso ceppo geografico, ovvero la zona di Bordeaux (in particolare le zone del Médoc e del Graves-Saint-Amant per quanto riguarda il Cabernet Sauvignon). Ciò comporta che a livello generale (ognuno con la proprie sfumature) entrambi saranno vini corposi e con una buona gradazione alcolica, con una colorazione rosso brillante e note aromatiche erbacee che si attenuano attraverso l’invecchiamento.


Zona geografica di produzione

Similmente a quanto fatto nel paragrafo precedente, anche nel momento in cui ci si accinge ad illustrare le varie zone di diffusione e coltivazione di questo vitigno è necessario trattare Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon separatamente. Ciò, ovviamente, con la generale premessa che entrambi prediligono un terreno ghiaioso poiché in grado di accumulare calore (da sprigionare in primavera), oltre che essere impermeabile.  

Il Cabernet Franc: come già anticipato questo vitigno è originario del territorio francese di Bordeaux e per questo viene classificato come un “vitigno a bacca nera di origine bordolese”.

Nonostante la sua diffusione ormai abbia raggiunto tutto il mondo, è proprio in Francia che questo vitigno raggiunge la sua massima qualità ed espressione. Più specificatamente le aree più importanti in questo senso sono: quella che va dalla sponda della Gironda a Bouchet, la zona di Saint-Emilion e il territorio del Pomerol.  

Altra zona della Francia che si presta perfettamente alla coltivazione di questo vitigno è la Loira; qui il Cabernet Franc è arrivato nel Seicento attraverso la raccomandazione del cardinale Richelieu all’abate Breton dell’abbazia di S. Nicolas de Bourgueil.

Per quanto riguarda il nostro paese, il Cabernet Franc è sostanzialmente coltivato in maniera preponderante in Friuli e nel Veneto, dove si ritrova anche in moltissime DOC e IGT.

Il Cabernet Sauvignon: come suo “fratello” anche il Cabernet Sauvignon trova l’habitat idoneo alla sua piena espressione in Francia, ed in particolare nella zona di Bordeaux. Le aree più interessanti da questo punto di vista sono quella del Médoc (ovvero un territorio che si estende lungo le rive della Garonna e della Gironda) e quella delle Graves. Entrambe le zone, ma soprattutto la prima, infatti possiedono le condizioni climatiche ed ambientali più idonee e favorevoli alla crescita rigogliosa di questo vitigno: il Cabernet Sauvignon infatti necessita di molto sole al fine di una piena maturazione, ma allo stesso tempo ha la capacità di adattarsi a tipologie di terreno e condizioni climatiche differenti (ulteriore ragione della sua ampia diffusione a livello internazionale).  

Altre zone della Francia in cui questo vitigno è presente, oltre al bordolese e tutto il sudovest, sono la Provenza e la Valle del Rodano.

Per quanto riguarda a sua diffusione in Italia, la sua prima comparsa risale all’Ottocento nella regione Piemonte. Presto però è stato conosciuto e celebrato anche nel resto del Bel Paese, soprattutto in Toscana dove sono nati i cosiddetti Cabernet “Supretuscan” (prodotti in particolare a Bolgheri). Una volta affermatosi in questo modo, la diffusione in tutto il paese, soprattutto come vitigno migliorativo per assemblage, è stata inarrestabile.

Degna di nota è la sua presenza anche in altri paesi come Spagna, Portogallo, Ucraina, Georgia, Russia, Cile, Argentina, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica e Stati Uniti. In relazione all’ultimo paese citato, è soprattutto lo Stato della California che ha portato alla ribalta questo vitigno attraverso le produzione delle valli di Napa e Sonoma rendendo di fatto il Cabernet Sauvignon un prodotto di punta di qualità straordinaria e con un prezzo che supera anche quelli dei premier cru del Médoc.

Caratteri ampelografici vitigno

La foglia del Cabernet ha dimensioni medie e possiede una forma pentagonale e pentalobata.

Il grappolo si presenta compatto, cilindrico e di media grandezza.

Per quanto riguarda l’acino, invece, esso possiede una forma sferoidale con una buccia consistente dalla colorazione blu-nera. Le dimensioni sono medie.


Note sensoriali: profumo e gusto

Caratteristica distintiva di questo vino è la colorazione molto accesa, solitamente un rosso rubino intenso.

Per quanto riguarda la composizioni aromatica, essa ovviamente andrà a mutare leggermente a seconda delle condizioni climatiche e della tecnica di vinificazione: se c’è poco caldo ed il vino rimane giovani i profumi saranno quelli erbacei e fruttati (dalla linfa vegetale, passando per il peperone verde, al cedro e ribes). Qualora, invece, il l’uva sia stata sottoposta ad un caldo eccessivo il vino diventa appiccicoso sprigionando un forte sentore di cassis cotto.

Nell’eventualità che il Cabernet venga sottoposto ad invecchiamento, tutta la componente aromatica vegetale retrocederà per far emergere un bouquet più variegato composto da aromi di violetta, cuoio, tabacco, cioccolato e caffè.  

Al momento dell’assaggio si trova tutta la struttura e la tannicità di questo vino di grande carattere che possiede anche da una buona acidità fissa.